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1° Chest Pearls

Caso clinico proposto

Maschio di 56 anni, destrimane, accanito tabagista con BPCO diagnosticata da alcuni anni, ricoverato in Neuroriabilitazione per i postumi di ictus ischemico parietale destro (allegato 1) realizzante emiplegia facio-brachio-crurale sinistra.
Alla terza settimana di riabilitazione, alle 9.00 del mattino, prima di effettuare la seduta di riabilitazione, improvviso peggioramento delle condizioni cliniche generali e respiratorie, con parziale perdita di conoscenza. PA 180/100; SpO2 70 % in aria ambiente; FC 108 bpm. Viene posto in ossigenoterapia con Ventimask al 50 % e ripreso con le comuni manovre rianimatorie.
Pratica ECG (negativo per eventi ischemici acuti) ed EGA (allegato 2)


Risultati

Il paziente – durante la colazione – ha avuto una polmonite da aspirazione alimentare (polmonite ab ingestis) con rapido peggioramento delle condizioni cliniche, con arresto respiratorio, ripreso con le manovre rianimatorie effettuate dal personale sanitario prontamente intervenuto. Dopo la ripresa dell’attività respiratoria (in Ventimask al 50 %) il paziente presentava un quadro EGA di acidosi metabolica acuta (pH 7,304; Lattati 11.01 mmol/L).

Si allega il grafico delle risposte fornite. Il 28 % dei colleghi ha postato la risposta giusta. La risposta più “votata” è stata (con il 50.9 %) l’embolia polmonare nella quale si assiste – giustamente – ad una riduzione della capnia, accompagna – però – da un’alterazione in senso inverso del pH (con alcalosi scompensata) mentre in questo caso è presente acidemia spiccata. La diagnosi di edema polmonare (preferita quasi dal 16 % dei rispondenti), oltre che dal raccordo anamnestico, è esclusa ancora una volta dal quadro EGA che dovrebbe mostrare acidosi respiratoria. Infine, non sembra corretta nemmeno la diagnosi di riacutizzazione di BPCO (scelta, in vero, da una minoranza – solo 5.6 %), che mostrerebbe analogamente un quadro di acidosi respiratoria.